mercoledì 23 giugno 2010
Di gufi e... di lupi
Festa grande, stupore enorme, titoloni a caratteri cubitali: arrivo in ritardo di una settimana, e però, qui, la vittoria della nazionale rossocrociata sui tori spagnoli ha davvero mandato in visibilio il Paese. Più che la felicità, a dominare, negli animi elvetici, è stata l'incredulità. E la sconfitta dal Cile di lunedì, per paradossale che possa sembrare, ha un po' rassicurato gli animi (una cosa del tipo "ah, ok, allora il mondo non sta per finire"). Tanto per intendersi, alla vigilia del primo match una delle più grande aziende elvetiche della grossa distribuzione - tra supermercati e centri commerciali - aveva lanciato una bella iniziativa: "se la Svizzera vince contro la Spagna, domani vi offriamo il 10 per cento di sconto su qualsiasi acquisto". "Beh, si capisce bene perché l'hanno fatto", si dicevano tutti sorridendo, a guardare i giornali con questa campagna pubblicitaria. Poi, invece, succede che a volte, a voler gufare e fare i guastafeste, le cose prendano una piega imprevedibile. Perciò, il giorno dopo, si era tutti effettivamente a fare spese grosse, alla faccia di quei vertici aziendali così poco sportivi. Che, comunque, non devono essersela presa troppo, tanto che la scommessa è stata riproposta - questa volta con esito differente - anche per la partita successiva. Intanto le bandierine rossocrociate sbucano un po' ovunque: dalle macchine, dalle finestre dei palazzi, dalle vetrine dei negozi e delle banche. Tutti pazzi per i mondiali... Anche se, a ben guardare, tutto questo proliferare di partite lascia anche degli insoddisfatti: primi tra tutti i gestori dei postriboli, confrontati con un improvviso, drastico calo di clientela. Cosa che, anche a un'anticalcista come me, dà tutte le ragioni per scendere in piazza ed unirsi ai cori di "Forza Svizzera!". Lo si farebbe volentieri anche per la nazionale azzurra. Ma, a parte il fatto che rischierei un pubblico linciaggio, non so come, "Forza Italia" non mi suona tanto bene...
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sigh... sob... parlare italiano in Sudafrica in giugno non portava molto fortuna... tra squadre, giocatori e arbitri...
RispondiEliminaCmq hai pensato a quelle povere ragazze che durante i Mondiali fanno la fame?
ma quello che è peggio è che, nonostante tutto, non si fa ancora altro che parlare di calcio..
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