venerdì 22 ottobre 2010

Io speriamo che me la cavo

Essere ammalati in Svizzera (parte uno) (e onestamente spero non ci sia una "parte due"):
"Qual è la sua cassa malati?" "Mi dà il suo numero di polizza?" "Che franchigia ha?" "E' coperta per la Denta?" "Ha l'opzione medicina alternativa?"
Ok. Serve un dizionario minimo. Se sopravvivo torno a postare con regolarità. Promesso.

venerdì 8 ottobre 2010

Separé


A dire la verità mi sembrava troppo bello per essere vero. Voglio dire, lo so che siamo in Svizzera, dunque un paese tutto sommato civile. Però non era possibile che i maschietti se ne restassero zitti zitti di fronte all'avanzata delle donne in politica (perché da qualche settimana, come dicevamo, il governo federale è a maggioranza rosa). Così ecco che ieri il gruppo giovanile di un partito ha proposto di rendere obbligatorio il servizio militare anche per il gentil sesso: "avete voluto la parità dei sessi, ora prendetevela tutta", è sostanzialmente la loro filosofia di fondo. Ma dico io, perché gli uomini devono sempre fare confusione? Chi ha mai parlato di parità dei sessi? Che poi è una formula assolutamente senza senso, le opportunità sono una cosa e i sessi un'altra. Piuttosto, sono gli uomini a non cogliere le pari opportunità che noi offriamo loro: per dire, quante volte li invitiamo a fare shopping e loro rispondono "no grazie"? Qualcuno, comunque, si è già reso conto dell'assurdità della proposta, e ha convenuto che no, "forse il servizio militare non è il caso, magari bisognerebbe far sì che per le donne diventi obbligatorio il servizio civile". Ok, glielo spiegate voi, agli uomini svizzeri, che stirare gli indumenti maschili ed evitare che se ne vadano in giro tutti stropicciati "perché tanto non se ne accorge nessuno" può essere benissimo considerato un servizio socialmente utile?

mercoledì 6 ottobre 2010

In vino veritas (ovvero, Conversazione in Ticino)

"Ticcino, Ticcino, la mafia del bianchino" mi disse una volta, ad una cena per la verità piuttosto alcolica, un fotografo russo che mi aveva domandato dove lavorassi. A distanza di qualche anno non posso certo dire di avere avuto a che fare con mafia o simili; al contrario, di bianchini (ma anche di "mèzz e mèzz", bianchi sporchi, rossi e prosecchini) ne ho incontrati parecchi. Adesso, non sto assolutamente dando degli alcolizzati a tutti i ticinesi; però è vero che nel Cantone vino e dintorni hanno ancora un appeal molto particolare. Per dire, uscire la sera e sedersi a bere un cocktail può rivelarsi un'impresa, mentre ogni paese mantiene la propria (o le proprie) brave bettole, prodighe di merlot e merlottini. Settembre e ottobre, poi, sono mesi del tutto particolari: in primis per la mendrisiense "sagra dell'uva", weekend di bagordi bacchici che si svolge ogni anno nelle corti del capoluogo momò. E poi, ovviamente, perché è il periodo della vendemmia. Una semplice conversazione svoltasi tra due colleghi in una normale pausa caffè potrà illustrare il concetto meglio di tante teorie:
C: Vai ancora a fare la vendemmia quest'anno?
M:No, ma è qualche anno ormai che non vado più...
C: Io ho deciso di riprovare a fare la grappa. Speriamo riesca, l'altro giorno ho aperto quella dell'anno scorso ma mi è andata in aceto...
M: No, io è qualche anno che ormai faccio solo il limoncino. E' che è difficile trovare limoni non trattati, e servono proprio quelli perché si usa solo la buccia del limone.
C: Solo la buccia? Niente succo? Ma dai, non lo sapevo..
M: Sì sì, solo la buccia. Non è mica difficile fare il limoncino (a questo punto ha spiegato tutto il procedimento, che io ovviamente non ricordo). L'anno scorso ho fatto anche il nocino, ma quello è molto più complicato.
C: No no, io grappa. Comunque semmai dimmi dove vai a comprare i limoni... Si sa mai, magari un po' di limoncino lo faccio anch'io

Che dire, è un mondo così. Io, per contro, sono quasi astemia. Però mentre quei due parlavano, tanto per rimanere su temi elvetici ho mangiato una decina di Lindor.

venerdì 1 ottobre 2010

Non buttiamoci giù (anche questa è Svizzera)

A mio modesto parere (anche se su questo tema credo di potermi tranquillamente definire una delle massime esperte mondiali) la più perfetta tavoletta del mondo. Il sublime sotto forma di cioccolato.